mercoledì 7 maggio 2008

SPOLETO- “Italia Langobardorum: Centri di potere e di culto”

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UMBRIA

Candidatura del sito “Italia Langobardorum: Centri di potere e di culto”

Prima riunione dei referenti istituzionali, Spoleto 6-7 maggio

Prima giornata di lavori a Spoleto tra tutti i firmatari del progetto “Italia Langobardorum”, candidata ufficiale 2008 dell’Italia per la World Heritage List dell’UNESCO.
Su invito del Ministero dei Beni Culturali sono state organizzate due giornate di riunioni per martedì 6 e mercoledì 7 maggio al Palazzo del Comune di Spoleto. La prima riunione operativa a livello nazionale fa seguito alla Intesa istituzionale tra i soggetti promotori firmata lo scorso gennaio a Roma, al Ministero dei Beni Culturali. La città del Festival, insieme a Benevento, Brescia, Campello, Castelseprio (VA), Cividale del Friuli (UD), Monte S.Angelo (FG) fa parte del sito seriale “Italia langobardorum. Centri di Potere e di culto”, un unico sito che raccoglie le maggiori testimonianze della cultura longobarda.
I lavori, che hanno visto partecipare tutti i referenti istituzionali coinvolti nel progetto, sono stati aperti, dopo i saluti del Sindaco di Spoleto Brunini, del Sindaco di Campello Pacifici e dell’Arcivescovo Riccardo Fontana, dall’Assessore alla Cultura del Comune di Spoleto Giorgio Flamini. Al centro della riunione l’illustrazione e la condivisione tra i vari partner del piano di gestione e delle varie proposte operative per le attività di rete. Dopo gli interventi di Manuel Roberto Guido, responsabile Ufficio Lista Patrimonio Mondiale Unesco (MiBAC) sull’iter della candidatura e l’approvazione del piano di gestione e di Angela Maria Ferroni, responsabile candidatura Ufficio Lista Patrimonio Mondiale Unesco, sul bilancio delle attività svolte e l’attuazione del piano di gestione, i lavori si sono concentrati sulla discussione delle varie ipotesi per la costituzione di una struttura di gestione delle varie attività di rete che serve a coordinare in maniera omogenea e condivisa le attività di promozione, di marketing, di comunicazione. L’idea è quella di integrare la struttura di carattere politico-direzionale, che dovrebbe essere composta dai rappresentanti istituzionali dei sette comuni coinvolti e da un rappresentante del Ministero, con un comitato tecnico-scientifico per la gestione operativo-culturale. L’incontro è proseguito nel pomeriggio con la presentazione delle proposte operative a cura dei partner e le visite al Museo del Ducato e poi alla Basilica di S. Salvatore e al Tempietto del Clitunno. I lavori proseguono nella giornata di domani con l’avvio operativo delle attività di rete e la presentazione delle attività in corso o previste sui singoli siti.
Tra luglio e settembre 2008 gli ispettori dell’ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) effettueranno una serie di sopralluoghi in ognuno dei siti della rete.
I beni compresi nel Sito “Italia Langobardorum. Centri di potere e di culto (568-774 d.C.)”, sono: Cividale del Friuli (UD) l’area della Gastaldaga con il cd. Tempietto Longobardo, e il Complesso episcopale con i resti del Palazzo Patriarcale sottostanti il Museo Archeologico Nazionale; a Brescia il monastero di San Salvatore-Santa Giulia; Castelseprio (VA) l’area del castrum con la Torre di Torba e la chiesa extra-moenia di Santa Maria foris portas; Spoleto (PG) la Basilica di San Salvatore; Campello (PG) il Tempietto del Clitunno; Benevento il complesso di Santa Sofia con la chiesa e l’annesso chiostro, parte dell’abbazia che oggi ospita il Museo del Sannio; Monte S.Angelo (FG) il Santuario di San Michele. L’estensione territoriale del Sito “Italia Langobardorum”, che va dal nord al sud dell’Italia, ha visto il coinvolgimento nei lavori di numerosissime istituzioni ed enti pubblici e privati: ben 5 Regioni, 6 Province, 8 Amministrazioni comunali, 1 Ente parco, 2 Comunità Montane, 3 Enti ecclesiastici, 2 Fondazioni pubblico-private, 2 Centri di studi, ben 19 Uffici territoriali del Ministero per i beni e le attività culturali (Direzioni Regionali e Soprintendenze).