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Gastronomia Italiana
"L'Appetito vien mangiando!"
Non c'è modo migliore per conoscere Michelangelo Merisi, detto il
Caravaggio, se non facendovi guidare in questo itinerario per le vie del
centro storico di Roma alla scoperta dei capolavori del grande artista
"perfettamente intatti e conservati". Il percorso ci porterà a
scoprire l’arte di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Inizieremo
con San Luigi dei Francesi, chiesa nazionale dei francesi di Roma, per
ammirare la Cappella Contarelli che ospita le tre magnifiche tele con le
storie di San Matteo, la sua prima commissione pubblica. Proseguiremo
con la Chiesa di Sant’Agostino, dove è conservata la celebre “Madonna dei
Pellegrini” per arrivare, al termine della nostra passeggiata, alla
Chiesa di Santa Maria del Popolo dove, nella Cappella Cerasi, sono
conservati due quadri raffiguranti la “Conversione di San Paolo” e la
“Crocifissione di San Pietro”. Durante il tragitto vedremo le strade e
le piazze che furono scenario della sua tormentata e inquieta vita
durante i circa dieci anni trascorsi dal pittore a Roma, dove arriverà
alla fine del Cinquecento. Rivivremo le sue vicende umane e artistiche e
scopriremo i luoghi frequentati da questo artista geniale, uno dei
maestri più imitati e ammirati che ha lasciato un segno fondamentale
nell’Arte, divenuto l’emblema del pittore “maledetto”. Ci accompagna la
Dott.ssa Maria Alessandra de Caterina. Appuntamento dalle ore 15:00 davanti la chiesa di San Luigi dei Francesi. Contributo: 8, 00 euro più 2,00 euro servizio auricolari, gratuito sotto i 12 anni. E’ necessaria la prenotazione
Contatti : e-mail: labcentoquattro@gmail.com telefono: 3282842788-3477028481 Maria Luisa Cicconi- Marisa Capannolo- Andrea Mancini
Intervista a Bruno Pronunzio, autore del thriller Chiave di Volta
Bruno
Pronunzio, un ragazzino vivace che giocava sulla spiaggia di
Sant'Agostino, litorale laziale, quando da piccolo con i genitori,
viveva l'estate insieme a tanti amici piccoli e grandi fra cui c'ero
anche io.
Occhi
vispi intelligenza viva, poi ci siamo persi di vista, fino a quando ho
ritrovato quel ragazzino esile e pieno di vita, un uomo oramai padre di
ben tre figli, sposato e scrittore.
Lavora
a Milano Bruno e, stando lontano dalla sua famiglia che risiede a
Civitavecchia, ha iniziato a scrivere fino a quando ha iniziato a dare
una forma ai suoi pensieri e capitolo dietro capitolo è nato um thriller
di tutto rispetto che spopola in tutte le librerie nazionali, CHIAVE DI VOLTA.
Intervista a Bruno Pronunzio
di Mariolina Savino
D.:
Che cos’è Chiave di volta.
R.:
E’ una storia avvincente, un thriller che si snoda tra il medioevo,
per la precisione il 1314, e i giorni nostri. Il titolo inizialmente
doveva essere, per l’appunto Sette secoli.
D.:
E poi?
R.:
Poi ho virato su Chiave di volta, perché la soluzione dell’enigma
è contenuta nell’affresco che decora la volta più famosa del
mondo.
D.:
Ti riferisci alla Cappella Sistina?
R.:
Esatto. Per la precisione alla creazione di Adamo, uno dei capolavori
di Michelangelo.
D.:
Storia, arte… Abbiamo già due elementi. Di cos’altro parla il
tuo romanzo?
R.:
Nel 1314 viene bruciato sul rogo, a Parigi, l’ultimo Maestro
Generale dei Templari, Jacques de Molay. L’Ordine del Tempio è
stato sciolto già da qualche anno e i suoi appartenenti imprigionati
e torturati. Ma alcuni monaci guerrieri sono riusciti a sfuggire alla
trappola del Re Filippo il Bello, tra questi Gérard de Vazeix,
incaricato di custodire un oggetto ed evitare che questo cada nelle
mani dei soldati francesi.
D.:
Abbiamo il terzo elemento: religione.
R.:
Non solo Templari, scomparsi agli inizi del 14° secolo, ma
soprattutto francescani. I due ordini hanno convissuto, per così
dire, solo per un secolo, ma i loro rapporti hanno lasciato numerose
testimonianze nascoste che pian piano vengono svelate al lettore.
D.:
Cosa lega il periodo medioevale con i nostri giorni?
R.:
Nel 2014 Stefano Zarri, un informatico modenese trapiantato a
Treviso, riceve per un disguido una Bibbia del Trecento. All’interno
della copertina rinviene un’antica pergamena istoriata, contenente
due disegni e alcuni termini: in latino, greco e francese. Tenace e
curioso, Stefano scopre che uno dei disegni, il profilo di un monte,
è simile a quello riprodotto nella celebre Creazione di Adamo. Su
quello stesso monte, nel 13° secolo, Francesco d’Assisi aveva
ricevuto le stimmate.
D.:
Di nuovo i francescani.
R.:
Stefano si reca nel Casentino ma, prima di raggiungere il santuario
della Verna, viene rapito da una misteriosa organizzazione che gli
svela il significato nascosto della pergamena.
D.:
E poi?
R.:
Stefano, a sua insaputa, entra all’interno di un intrigo
internazionale e… non posso dirti altro, toglierei il gusto della
scoperta ai lettori.
D.:
La copertina mette i brividi. Noto che la Bibbia poggia su una
bandiera nazista.
R.:
I nazisti hanno cercato per anni numerose reliquie, compreso il Santo
Graal. Ma la ricerca è continuata anche dopo la fine della Seconda
guerra mondiale, condotta dagli ufficiali tedeschi fuggiti
all’estero.
D.:
Ancora un elemento: la Seconda guerra mondiale e il nazismo.
R.:
Non solo il nazismo ma anche il ruolo svolto dalle organizzazioni
neo-naziste. Ma non voglio andare oltre. Leggendo il libro il lettore
scoprirà i legami tra Santi, Papi, luoghi e opere d’arte, tutti
connessi tra loro in modo inestricabile, ma tutti che puntano insieme
verso un solo luogo e un solo oggetto: la Chiave di volta.
Il
mese di ottobre è il periodo migliore per vivere Trevi.
“Quando la
luce offre incantevoli esibizioni di varianti cromatiche e la natura
dona lo spettacolo della sua metamorfosi, ecco che Trevi, capitale
dell’olio, diventa il centro di attrazione ove è impossibile
mancare.” Così il primo cittadino Bernardino Sperandio
nell’introduzione al ricco programma di manifestazioni ottobrine
presentato a Perugia dal Presidente dell’Ente Palio dei Terzieri
Patrizio Dominici, dalla Vice Sindaco della città di Trevi Stefania
Moccoli e dal vice presidente della Pro Trevi Gabriele Andreani, con
loro la segretaria dell’Ente Amalia Cecchini e l’autore del
bellissimo palio - il giovane pittore trevano autodidatta -
Francesco Taccogna che ha dipinto anche il palio per la gara
gastronomica e quello per la sfida dei suoni.
Un
tripudio di colori, un inno alla festa e all’atmosfera che avvolge
la città durante tutto l’ottobre trevano: l’opera realizzata
dall’artista che si sta affermando con successo, è realizzata con
tecnica mista e si intitola” fra impeto e gloria irrompe il trevano
ottobre”, in cui spicca come protagonista assoluto l’ulivo e il
suo frutto.
L’edizione
2015 oltre al Palio dei Terzieri – la tradizionale corsa dei carri
che si terrà lungo le mura antiche sabato 3 ottobre alle ore 21
preceduto la sera prima venerdì 2 ottobre dal corteo storico, vede
un calendario con significative novità tra le quali spicca la due
giorni dedicata alla mostra mercato del sedano nero e della salsiccia
che si terrà sia sabato 17 che domenica 18 ottobre.
Si
ripeterà anche l’altro tradizionale appuntamento proposto dalla
locale proloco Gustatrevi con il grande raduno amatoriale di montain
bike e i corsi per imparare a cucinare il sedano nero di Trevi
presso i locali dello storico ristorante Cochetto.
Degno
di nota l’evento di domenica 11 ottobre The Big Draw che
coinvolgerà grandi e piccini nell’arte del disegno,
l’inaugurazione dell’orto dei semplici venerdì 16 ottobre
presso il parco di Villa Fabri, il ciclo di seminari denominato “I
venerdì della storia trevana” a cura di Carlo Roberto Petrini.
Tante
sono le ragioni per scegliere Trevi in questo periodo dell’anno,
fra le tante l'apertura delle tre taverne (del Castello, di Matiggia
e del Piano) che fanno rivivere bellissimi luoghi raggiungibili
attraversando piazze, stradine, cortili illuminati soltanto da torce,
che ci riportano ad una atmosfera antica, di grande fascino e calore
e le Scene di Vita medievali sabato 17 e domenica 18 ottobre, in cui
tanti figuranti riproponendo vecchi mestieri.
Si
chiude con Festivol il 31 ottobre e il 1 novembre la manifestazione
di presentazione dell’olio nuovo che da l'avvio a Frantoi Aperti in
Umbria.
Milano Moda Donna si conclude con Giorgio Armani, all'insegna dell'eleganza da signora perbene
Una collezione che scorre in leggerezza fra blu
splendenti e tocchi di rosso: finisce così l'intensa settimana della
moda milanese
- E anche questa edizione di Milano Moda Donna si avvia alla sua conclusione, dopo una settimana di show - alcuni memorabili, come quello di Prada, altri decisamente meno - che hanno portato in passerella il meglio della moda italiana. A chiudere i battenti Giorgio Armani, con una sfilata dove è protagonista, ancora una volta, quell'eleganza morbida e disinvolta che ha reso lo stilista celebre in tutto il mondo.
Prima di passare Parigi, dunque, Milano saluta gli addetti ai lavori con un weekend densissimo di sfilate, dove hanno spiccato Jil Sander e Marni, che è culminato nello show del lunedì mattina presso l'Armani/Teatro di via Bergognone. Se per Emporio Armani il
designer aveva alternato i suoi classici grigi al più zuccheroso dei
rosa, per il suo marchio principe ritornano i blu splendenti e i tocchi
di rosso.
Tra righe, preziose decorazioni floreali e tessuti iridescenti, la collezione Primavera Estate 2016 scorre in leggerezza, disegnando un guardaroba elegante, classico ma non troppo, con qualche punta estrosa che nell'armadio delle signore non deve mai mancare. Che sia un abitino svasato, un completo pantalone o un ensemble con gonna pantalone o bermuda, l'effetto finale è ricercato ma non ostentato.
Gli abiti da sera
- che ricordano un po' una notte stellata - si portano con le ballerine
a punta rasoterra e la pochette a mano, mentre un maxi bottone diventa
il nuovo ciondolo da stringere al collo. Il cappello a tesa larghissima è l'accessorio chic per eccellenza: copre il volto per metà e dona immediatamente un'aria raffinata.